Conto Termico 3.0 è il nuovo meccanismo di incentivazione per l’efficienza energetica in Italia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025 con Decreto MASE del 7 agosto 2025. L’entrata in vigore è fissata al 25 dicembre 2025, con piena operatività prevista tra febbraio e marzo 2026 dopo l’aggiornamento del portale e delle regole applicative del GSE.
La dotazione annua è pari a 900 milioni di euro — 500 milioni per privati e imprese, 400 milioni per Pubbliche Amministrazioni — e amplia sia la platea dei beneficiari sia lo spettro degli interventi finanziabili, con impatto diretto su mercato edilizio, impiantistico ed energy management.
Cos’è e perché incide sul mercato
Il Conto Termico 3.0 nasce per accelerare la decarbonizzazione attraverso interventi di efficientamento energetico e integrazione tra rinnovabili termiche ed elettriche. Il modello a contributo a fondo perduto, con erogazione diretta via bonifico del GSE, riduce tempi di rientro e barriere all’investimento, consolidando l’attrattività per residenziale e terziario e creando pipeline prevedibili per operatori e professionisti.
Beneficiari: chi accede agli incentivi
L’accesso viene esteso a Amministrazioni Pubbliche con percentuali fino al 100% per piccoli comuni < 15.000 abitanti, scuole e strutture sanitarie; a privati per interventi residenziali; a imprese del settore terziario; a Enti del Terzo Settore equiparati alle PA; a Condomìni e società in house; a Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e configurazioni di autoconsumo collettivo. L’ampliamento della platea innalza i volumi potenziali e diversifica i modelli di progetto.
Interventi incentivabili prioritari
Nel perimetro elettrico spiccano impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo da 2 kWp a 1 MWp e infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica, incentivabili quando abbinati alla sostituzione degli impianti di climatizzazione con pompe di calore elettriche. Sul fronte efficienza, rientrano building automation e controllo intelligente, isolamento termico dell’involucro, sostituzione infissi e schermature, oltre alla trasformazione in NZEB (edifici a energia quasi zero). L’integrazione dei pacchetti intervento massimizza performance e incentivo riconoscibile.
Settori di applicazione: residenziale e terziario
In ambito residenziale rientrano le unità del gruppo catastale A con esclusione di A/8, A/9, A/10. Nel terziario rientrano uffici, retail, ricettivo, palestre, sanità privata, scuole paritarie e capannoni produttivi, con riferimento a A/10 e ai gruppi B, C, D, E secondo le esclusioni previste. La distinzione per segmenti consente calibratura tecnico-economica e pianificazione dei flussi incentivo.
Professioni coinvolte e leve di crescita
Energy Manager ed EGE assumono centralità per analisi energetiche, progettazione integrata, monitoraggio e gestione pratiche GSE. Competenze chiave: certificazione EGE UNI CEI 11339, padronanza normativa e project management multidisciplinare.
Le ESCO certificate UNI CEI 11352 valorizzano contratti EPC con garanzia di prestazione, gestione end-to-end e mandato all’incasso, riducendo il rischio per il cliente finale e facilitando la bancabilità degli interventi per PA e privati.
I certificatori energetici ampliano il perimetro con aggiornamento al Decreto Requisiti Minimi 2025, nuove classi A+ e A0, servizio ENEA sugli edifici simili operativo da novembre 2025 e Passaporto di Ristrutturazione in sostituzione delle raccomandazioni APE. Servizi cardine: diagnosi propedeutiche, certificazioni post-intervento, consulenza per l’ottimizzazione delle prestazioni.
Per progettisti e ingegneri termotecnici le direttrici includono pompe di calore per residenziale e terziario, integrazione FV con accumulo e pompe di calore, building automation, solare termico avanzato e sistemi ibridi, con focus su dimensionamento ottimale, integrazione tra tecnologie e conformità CEI/UNI.
Impatto sui comparti industriali
Nel construction la domanda di riqualificazione cresce per imprese edili, installatori di pompe di calore e fotovoltaico, specialisti dell’involucro ed elettricisti qualificati in automazione. Nelle rinnovabili l’inclusione del fotovoltaico con storage apre nuove catene di offerta e configurazioni impiantistiche. Nella mobilità elettrica si consolidano sinergie tra installazione, progettazione infrastrutturale e integrazione energia–mobilità.
Timeline operativa e preparazione
25 dicembre 2025: entrata in vigore del decreto. 26 febbraio 2026: pubblicazione delle regole operative GSE. Marzo 2026: apertura del portale per le domande. La preparazione efficace richiede aggiornamento su norme e tecnologie, sviluppo di competenze sui nuovi interventi, costruzione di partnership con ESCO e professionisti, progettazione di offerte integrate per PA e privati.
Per Energy Manager/EGE l’ampliamento naturale riguarda CER, pacchetti integrati (FV + pompe di calore + automazione) e competenze EPC. Per i progettisti la leva è la progettazione integrata con soluzioni ad alto incentivo e focus su piccoli comuni, scuole e sanità. Per i certificatori è determinante l’allineamento software e metodologico per diagnosi e attestazioni post-intervento.
Requisiti, procedure e finanza
I progetti devono insistere su edifici esistenti dotati di impianto di climatizzazione, prevedere sostituzione (salvo eccezioni) e la disponibilità dell’immobile da parte del richiedente. La domanda va presentata entro 90 giorni dalla fine lavori.
Le tempistiche prevedono rimborsi entro 60 giorni per importi fino a 15.000 € e rate annuali da 2 a 5 anni oltre tale soglia; sono previsti controlli GSE documentali e in sito. La cumulabilità è possibile entro i limiti normativi, con cumulabilità limitata rispetto ai massimali UE sugli aiuti di Stato.
Sotto il profilo fiscale si tratta di contributo a fondo perduto e non di detrazione, con erogazione diretta del GSE tramite bonifico. La pianificazione fiscale rimane determinante per l’ottimizzazione del beneficio netto.
CER: nuove traiettorie di progetto
Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono beneficiarie esplicite. Rientrano pompe di calore centralizzate per servizi condivisi, solare termico collettivo, climatizzazione condivisa ad alta efficienza e building automation comunitaria. La combinazione con altri schemi è rilevante: Conto Termico 3.0 per efficienza, incentivi MASE sull’energia condivisa (DM 414/2023) e contributi PNRR per comuni sotto 50.000 abitanti. Per i professionisti emergono spazi in consulenza organizzativa per la costituzione, progettazione di sistemi condivisi, gestione tecnica e presidio procedurale su incentivi multipli.
Trend di mercato e prospettive
Si prevede crescita della domanda di efficientamento, integrazione tra rinnovabili, digitalizzazione dei sistemi di gestione e sviluppo delle CER come modello di condivisione. La combinazione tra contributo diretto, perimetro esteso e pacchetti tecnologici integrati posiziona il Conto Termico 3.0 come volano per pipeline pluriennali.
Conclusioni
Conto Termico 3.0 è un acceleratore operativo per energia, edilizia e impiantistica: dotazione consistente, procedure semplificate, beneficiari ampliati, interventi ad alto impatto. La combinazione tra preparazione tecnica, visione strategica e integrazione tecnologica consente posizionamenti di leadership e contribuisce agli obiettivi nazionali di sostenibilità.