Prove Elettriche: Guida Completa a Normative e Test

Le prove elettriche comprendono una serie di misurazioni e controlli strumentali eseguiti su impianti e apparecchiature elettriche per verificarne la conformità alle prescrizioni tecniche e normative vigenti. Questi controlli permettono di valutare parametri fondamentali quali la resistenza dell’isolamento, la continuità dei circuiti di protezione, l’efficienza della messa a terra e il funzionamento appropriato dei dispositivi di sicurezza.

Le prove elettriche diventano obbligatorie in diverse circostanze: al completamento della realizzazione o di interventi significativi su un impianto elettrico, prima dell’entrata in funzione di nuovi quadri, e a intervalli regolari durante l’intera vita operativa degli impianti, specialmente negli ambienti professionali regolamentati dal DPR 462/01.

L’obbligo di sottoporre le installazioni a questi controlli riguarda anche impianti già esistenti che richiedono verifiche regolari della messa a terra, secondo quanto previsto dalla normativa sulla sicurezza negli ambienti lavorativi. Come stabilito dal DPR 462/01 per la verifica della messa a terra, aziende produttive, esercizi commerciali e cantieri devono sottoporre le proprie installazioni a controllo ogni due o cinque anni, in base alla natura dell’attività.

Oltre a questi requisiti specifici per gli ambienti professionali, le prove elettriche si rivelano essenziali anche per ottenere la dichiarazione di conformità degli impianti civili e industriali, documento che attesta l’esecuzione secondo le regole dell’arte. Realizzare tempestivamente queste verifiche consente di rilevare anticipatamente anomalie, deterioramento dell’isolamento o configurazioni non conformi, diminuendo considerevolmente il rischio di eventi pericolosi e garantendo la continuità funzionale degli impianti.

Test di isolamento: metodologia e valori di riferimento

Il test di isolamento rappresenta una delle prove elettriche più importanti e frequentemente realizzate, dato che consente di valutare l’integrità dell’isolamento tra i conduttori sotto tensione e le masse oppure tra conduttori di polarità diversa. Lo scopo della prova di isolamento è verificare l’assenza di percorsi conduttivi indesiderati che potrebbero causare dispersioni di corrente, compromettere i componenti o rappresentare un pericolo per le persone.

La misurazione avviene applicando una tensione continua tra i circuiti da testare e la massa, o tra conduttori differenti, rilevando successivamente il valore di resistenza che contrasta il passaggio della corrente. Questa tecnica permette di individuare il degrado dell’isolamento provocato da umidità, invecchiamento dei materiali, sollecitazioni meccaniche o imperfezioni nell’installazione.

Come si esegue concretamente una prova di isolamento elettrico? La procedura richiede innanzitutto di disattivare l’alimentazione dell’impianto e scollegare tutti i carichi sensibili che potrebbero danneggiarsi a causa della tensione di prova. Successivamente si utilizza un misuratore di resistenza di isolamento appropriato, comunemente chiamato megaohmetro, che applica tensioni di prova standardizzate in funzione della tensione nominale dell’impianto esaminato.

Per impianti con tensione nominale fino a cinquecento volt si applica una tensione di prova di cinquecento volt in corrente continua, mentre per installazioni a tensione più elevata la tensione di prova arriva a mille volt. Durante la rilevazione è indispensabile mantenere applicata la tensione per un tempo adeguato affinché la lettura si stabilizzi, tipicamente almeno sessanta secondi.

Qual è il valore corretto della resistenza di isolamento in un impianto elettrico? I valori minimi ammissibili sono specificati dalla normativa CEI 64-8 e dipendono dalla tensione nominale dell’impianto. Per installazioni con tensione fino a cinquecento volt, la resistenza di isolamento deve essere almeno un megaohm, mentre per tensioni maggiori i valori minimi aumentano di conseguenza.

È importante precisare che questi costituiscono valori minimi accettabili: resistenze significativamente superiori, nell’ordine di decine o centinaia di megaohm, testimoniano un isolamento in condizioni eccellenti. Valori prossimi al minimo normativo o che tendono a ridursi progressivamente nelle misurazioni successive segnalano invece un possibile degrado che richiede attenzione e verifiche aggiuntive.

Registrare accuratamente i valori rilevati durante i controlli periodici permette di seguire l’evoluzione dello stato dell’isolamento e pianificare interventi di manutenzione prima che emergano guasti o condizioni pericolose.

Prove dielettriche e rigidità dielettrica degli impianti

Cosa si intende per prova dielettrica? Le prove dielettriche rappresentano verifiche più severe rispetto ai test di isolamento, concepite per valutare la capacità dell’isolamento di sopportare sollecitazioni elettriche molto intense senza rotture o perforazioni. Mentre il test di isolamento misura la resistenza applicando tensioni relativamente moderate, la prova dielettrica sottopone l’isolamento a tensioni notevolmente superiori rispetto a quelle di esercizio nominali, riproducendo condizioni di stress elettrico estremo che potrebbero verificarsi durante sovratensioni temporanee o scariche atmosferiche.

Queste prove rivestono particolare rilevanza per elementi quali trasformatori, cavi di media tensione, quadri elettrici e apparecchiature destinate a funzionare in condizioni particolarmente impegnative.

In che modo si realizza la prova di rigidità dielettrica? La procedura prevede l’applicazione progressiva di una tensione alternata o continua di valore molto elevato tra i conduttori attivi e la massa, oppure tra conduttori di fasi differenti, mantenendo questa tensione per un intervallo stabilito, generalmente un minuto. Durante questo periodo si controlla che non si verifichino scariche parziali, scintille o cedimenti dell’isolamento.

La tensione di prova viene determinata in base alla categoria dell’impianto e alle caratteristiche dei componenti, ma solitamente si situa tra una volta e mezza e il doppio della tensione nominale, con l’aggiunta di un margine di sicurezza. Per gli schemi multifilari degli impianti è essenziale individuare accuratamente i punti di misurazione e le modalità operative per evitare danni ai componenti più delicati.

Come si misura la rigidità dielettrica? La rilevazione richiede apparecchiature specializzate capaci di generare tensioni elevate in maniera controllata e di monitorare eventuali correnti di dispersione durante l’esecuzione. Gli strumenti utilizzati, chiamati ipotester o prove dielettriche, incorporano sistemi di sicurezza che arrestano automaticamente la prova in caso di cedimento dell’isolamento, minimizzando i rischi per l’operatore e i danni ai componenti.

È cruciale che le prove dielettriche vengano realizzate rispettando scrupolosamente le norme di sicurezza, garantendo la completa disconnessione dei circuiti sottoposti a test e la presenza di personale esperto. Esiti positivi dimostrano che l’isolamento presenta caratteristiche meccaniche ed elettriche sufficienti a garantire sicurezza e affidabilità dell’impianto anche in circostanze straordinarie, mentre eventuali cedimenti richiedono interventi correttivi prima della messa in servizio o della ripresa dell’operatività.

Verifiche iniziali e collaudo dei quadri elettrici BT

Quali controlli iniziali vengono previsti per gli impianti elettrici? Le verifiche iniziali costituiscono l’insieme dei controlli obbligatori da effettuare prima dell’attivazione di un impianto elettrico nuovo o significativamente modificato. Questi controlli comprendono sia ispezioni visive che misurazioni strumentali, finalizzate a verificare la corretta realizzazione dell’installazione rispetto al progetto e alle normative applicabili.

L’ispezione visiva comporta il controllo dell’identificazione appropriata dei conduttori, della conformità dei componenti installati, dell’accessibilità dei dispositivi di protezione, della presenza e integrità delle protezioni meccaniche e dell’adeguatezza delle sezioni dei conduttori. Successivamente si procede con le rilevazioni strumentali che comprendono la verifica della continuità dei conduttori di protezione, la misurazione della resistenza di terra, il controllo dell’isolamento, la verifica dell’efficacia delle protezioni contro i contatti indiretti e il controllo del funzionamento degli interruttori differenziali.

Quali prove di collaudo vengono richieste per i quadri elettrici industriali BT? I quadri elettrici di bassa tensione, costituendo il centro distributivo e protettivo degli impianti industriali e civili, richiedono verifiche particolarmente approfondite durante il collaudo. Le prove includono il controllo delle caratteristiche costruttive secondo le norme della serie CEI EN 61439, che contempla la verifica del grado di protezione meccanica, della resistenza all’isolamento, della tenuta al cortocircuito e della corretta calibrazione dei dispositivi di protezione.

Viene inoltre controllata la corrispondenza degli schemi elettrici alla documentazione progettuale, come richiesto dalle prescrizioni relative al progetto dell’impianto elettrico secondo il DM 37/2008, la corretta identificazione dei componenti e la presenza di tutte le etichette di sicurezza.

Durante il collaudo vengono realizzate anche prove funzionali che simulano le condizioni operative effettive, verificando il corretto intervento delle protezioni magnetotermiche e differenziali, la sequenza di attivazione dei carichi e il funzionamento dei sistemi di automazione eventualmente presenti. Per quadri di particolare complessità o destinati ad applicazioni critiche, possono essere previste indagini termografiche per individuare eventuali anomalie nei collegamenti o nei componenti durante il funzionamento sotto carico.

La documentazione completa delle verifiche iniziali e del collaudo rappresenta parte integrante della dichiarazione di conformità dell’impianto e costituisce un riferimento fondamentale per le successive manutenzioni e verifiche periodiche, assicurando la tracciabilità delle condizioni iniziali dell’installazione e fornendo elementi di confronto per valutare l’evoluzione dello stato dell’impianto nel corso del tempo.

Normativa CEI 64-8 e CEI 64-14 per le verifiche

Quali tipologie di verifiche disciplina la norma CEI 64-8? La norma CEI 64-8 costituisce il riferimento normativo principale per la progettazione, realizzazione e verifica degli impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale fino a mille volt in corrente alternata e millecinquecento volt in corrente continua. La settima parte di questa norma, dedicata specificatamente alle verifiche, stabilisce le procedure di controllo da eseguire sugli impianti elettrici sia durante la realizzazione che nel corso dell’esercizio.

Le verifiche iniziali, da effettuare prima dell’attivazione, comprendono l’esame visivo e le prove strumentali necessarie per accertare che l’installazione rispetti le prescrizioni normative e non costituisca pericolo per persone, animali domestici e cose. Le misurazioni obbligatorie includono la continuità dei conduttori di protezione e dei collegamenti equipotenziali, la resistenza di isolamento dell’impianto elettrico, la protezione mediante separazione dei circuiti, la resistenza di terra e l’impedenza dell’anello di guasto.

La normativa CEI 64-14 tratta delle verifiche degli impianti elettrici? Esattamente, la norma CEI 64-14 fornisce una guida operativa dettagliata per l’esecuzione delle verifiche degli impianti elettrici in esercizio, integrando e specificando le prescrizioni contenute nella CEI 64-8. Questo documento normativo offre indicazioni pratiche sulle modalità di esecuzione delle misurazioni, sui criteri di accettabilità dei risultati e sulla documentazione da produrre.

La CEI 64-14 descrive le metodologie per realizzare le verifiche periodiche degli impianti elettrici già in servizio, definendo frequenze e modalità di controllo in funzione della tipologia di impianto e delle condizioni ambientali operative. Particolare enfasi viene posta sulle verifiche degli impianti di messa a terra e dei dispositivi di protezione contro i contatti indiretti, elementi cruciali per la sicurezza elettrica.

La norma fornisce anche indicazioni sulla qualificazione del personale incaricato delle verifiche e sulle caratteristiche del collettore principale di terra e degli altri componenti dell’impianto di protezione.

L’applicazione coordinata della CEI 64-8 e della CEI 64-14 assicura un approccio sistematico alla verifica degli impianti elettrici durante tutto il loro ciclo di vita, dalla progettazione iniziale fino alla dismissione. Queste norme stabiliscono inoltre i valori di riferimento per i parametri misurati, come i limiti minimi di resistenza di isolamento, i valori massimi di resistenza di terra in base al tipo di protezione implementata e i tempi massimi di intervento delle protezioni differenziali.

L’aggiornamento periodico di questi riferimenti normativi rispecchia l’evoluzione delle tecnologie, dei materiali e delle esigenze di sicurezza, rendendo indispensabile una formazione continua per i professionisti del settore elettrico. La documentazione prodotta durante le verifiche, comprensiva di verbali di misurazione e rapporti di prova, costituisce parte essenziale della cronologia tecnica dell’impianto e deve essere conservata dal responsabile dell’impianto per dimostrare la conformità normativa durante ispezioni o in seguito a incidenti.

Chi può eseguire le misure e come verificare la conformità

Chi è abilitato a eseguire misure e prove sugli impianti elettrici? Le prove elettriche e le verifiche degli impianti richiedono competenze tecniche specifiche e possono essere realizzate esclusivamente da personale adeguatamente qualificato. Per gli impianti elettrici civili e industriali soggetti al DM 37/2008, le verifiche iniziali e il rilascio della dichiarazione di conformità competono alle imprese installatrici abilitate che hanno realizzato l’impianto o eseguito le modifiche sostanziali.

Queste imprese devono possedere i requisiti tecnico-professionali previsti dalla normativa e disporre di personale tecnicamente competente, capace di eseguire correttamente le misurazioni prescritte utilizzando strumentazione tarata e certificata. Per quanto concerne le verifiche periodiche degli impianti di messa a terra nei luoghi di lavoro, la normativa distingue tra verifiche straordinarie, che possono essere effettuate da organismi pubblici o privati abilitati, e verifiche ordinarie periodiche, che competono alle ASL o agli organismi individuati dal Ministero delle Attività Produttive.

La qualificazione del personale che esegue le prove elettriche deve comprendere conoscenze teoriche solide di elettrotecnica, normativa tecnica e sicurezza elettrica, oltre a competenze pratiche nell’utilizzo della strumentazione di misura e nella corretta interpretazione dei risultati. Diverse organizzazioni richiedono inoltre che il personale addetto alle verifiche possieda certificazioni specifiche secondo norme internazionali che attestano le competenze tecniche e la capacità di operare in sicurezza.

Fondamentale risulta anche la formazione continua, considerando la rapida evoluzione normativa e tecnologica del settore elettrico. Le verifiche periodiche della messa a terra ogni 2 o 5 anni rappresentano una responsabilità precisa del datore di lavoro che deve assicurare l’esecuzione tempestiva dei controlli e la conservazione della relativa documentazione.

Come si può verificare se un impianto elettrico esistente è conforme? La verifica della conformità di un impianto esistente richiede anzitutto la disponibilità della documentazione tecnica originale, in particolare la dichiarazione di conformità o di rispondenza rilasciata dall’installatore. In presenza di questa documentazione, è possibile confrontare lo stato attuale dell’impianto con quanto dichiarato, verificando che non siano state apportate modifiche non autorizzate e che l’impianto sia mantenuto in condizioni appropriate.

Qualora la documentazione non sia disponibile, come accade frequentemente per impianti datati, diventa necessario ricorrere a una verifica tecnica approfondita eseguita da un professionista qualificato o da un’impresa abilitata, che rilascerà una dichiarazione di rispondenza dopo aver accertato che l’impianto rispetta i requisiti minimi di sicurezza. La verifica di conformità comprende controlli documentali, ispezioni visive e prove strumentali che valutano l’integrità dell’isolamento, l’efficacia della protezione contro i contatti diretti e indiretti, la corretta sezione dei conduttori e l’adeguatezza dei dispositivi di protezione.

Per gli impianti in luoghi di lavoro risulta inoltre obbligatorio verificare la regolarità delle verifiche periodiche della messa a terra, controllando che siano state eseguite nei tempi previsti e che i risultati rientrino nei parametri di accettabilità. L’esito positivo di tutte queste verifiche consente di attestare che l’impianto, pur se realizzato in passato, mantiene standard di sicurezza adeguati e può continuare a essere utilizzato in condizioni di conformità normativa.

Conclusione

Le prove elettriche costituiscono uno strumento fondamentale per assicurare la sicurezza, l’affidabilità e la conformità normativa degli impianti elettrici durante tutte le fasi del loro ciclo di vita. L’esecuzione accurata dei test di isolamento, delle prove dielettriche e delle verifiche funzionali permette di individuare tempestivamente anomalie e difetti che potrebbero compromettere la sicurezza delle persone e l’integrità delle installazioni.

La conoscenza approfondita della normativa CEI 64-8 e CEI 64-14 offre il quadro di riferimento necessario per pianificare ed eseguire le verifiche secondo metodologie standardizzate e riconosciute. L’affidamento delle misurazioni a personale adeguatamente qualificato e l’utilizzo di strumentazione certificata garantiscono risultati attendibili e documentazione probante della conformità.

La pianificazione di verifiche periodiche e la conservazione accurata della documentazione tecnica rappresentano pratiche essenziali per mantenere nel tempo gli standard di sicurezza e per dimostrare la diligenza nella gestione degli impianti elettrici, contribuendo significativamente alla prevenzione di incidenti e alla continuità operativa delle attività.

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