In Italia, la normativa impone per i ponteggi metallici fissi un articolato sistema di controlli che si snoda attraverso diversi livelli, ciascuno con obiettivi ben precisi e tempistiche specifiche. Ancora prima di procedere con il montaggio, serve una verifica preliminare che abbraccia l’analisi della documentazione tecnica, il riscontro del libretto di autorizzazione ministeriale e un’accurata ispezione dei singoli elementi.
Questo primo passaggio consente di individuare difformità o deterioramenti prima che possano degenerare in criticità strutturali quando il ponteggio sarà operativo. Una volta concluso il montaggio, entra in gioco la verifica a opera ultimata, fase cruciale in cui un preposto qualificato o un tecnico dotato delle necessarie competenze deve accertare che l’esecuzione sia avvenuta secondo le indicazioni del Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio e, dove richiesto, in aderenza al progetto redatto da un professionista abilitato.
C’è anche la verifica giornaliera, un controllo visivo rapido ma fondamentale che il responsabile di cantiere deve effettuare ogni mattina prima dell’avvio delle lavorazioni. Questo momento permette di rilevare subito eventuali deterioramenti, spostamenti o danneggiamenti che potrebbero essersi verificati durante la notte o nei momenti di sospensione delle attività.
Ugualmente importante risulta la verifica periodica, da pianificare con continuità per tutta la durata d’impiego del ponteggio, che consente di monitorare l’evoluzione delle condizioni strutturali e di sicurezza dell’opera provvisionale. La normativa prevede inoltre verifiche straordinarie in seguito a eventi particolari quali vento forte, piogge abbondanti, nevicate rilevanti o scosse sismiche, circostanze che potrebbero aver compromesso la stabilità dell’impalcatura.
Omettere anche solo una di queste verifiche può configurare un ponteggio non a norma, con conseguenze pesanti tanto sul versante legale quanto su quello della sicurezza delle persone.
Chi è responsabile delle verifiche in cantiere
Capire con precisione chi debba rispondere della corretta esecuzione della verifica ponteggio rappresenta un passaggio fondamentale per garantire l’applicazione concreta delle norme sulla sicurezza. Il datore di lavoro dell’impresa che utilizza il ponteggio porta sulle spalle la responsabilità principale di fornire un’opera provvisionale sicura e conforme.
Tocca a lui assicurare che tutti i controlli vengano svolti nel rispetto di modalità e scadenze previste dalla legge. Nella quotidianità del cantiere, tuttavia, diverse figure professionali contribuiscono in modo tangibile all’espletamento delle verifiche necessarie. Il preposto assume un ruolo centrale nelle ispezioni quotidiane e nella supervisione continua dello stato del ponteggio. Parliamo di una persona formata ad hoc, con esperienza consolidata, capace di intercettare situazioni pericolose e anomalie strutturali.
Quando ci si confronta con ponteggi particolarmente articolati, con altezze superiori ai 20 metri o configurazioni che si allontanano dagli schemi tipo dell’autorizzazione ministeriale, diventa indispensabile l’apporto di un ingegnere o architetto abilitato, incaricato di sviluppare un progetto specifico corredato da calcoli strutturali. Questo stesso professionista può essere chiamato anche per verifiche tecniche approfondite, soprattutto durante il collaudo o dopo modifiche sostanziali alla configurazione del ponteggio.
Il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE), quando presente, svolge funzioni di supervisione e controllo affinché le prescrizioni del Piano di Sicurezza e Coordinamento vengano effettivamente applicate, senza però sostituirsi alle responsabilità dirette dell’impresa utilizzatrice. Una corretta certificazione ponteggi richiede che tutte queste figure operino in sinergia, documentando con scrupolo ogni singolo intervento di controllo realizzato.
Documentazione necessaria per la conformità
La documentazione connessa alla verifica ponteggio acquisisce un valore probatorio determinante durante le ispezioni o, nelle situazioni più critiche, a seguito di incidenti. Il libretto di autorizzazione ministeriale costituisce il documento cardine che attesta la conformità del sistema rispetto al deposito presso il Ministero del Lavoro.
Questo libretto dev’essere costantemente disponibile in cantiere e riportare il numero di autorizzazione, i dati del fabbricante, le caratteristiche tecniche del sistema e gli schemi di montaggio autorizzati. Quando la configurazione del ponteggio non combacia con gli schemi tipo del libretto, diviene obbligatorio disporre di un progetto esecutivo sottoscritto da un ingegnere o architetto abilitato, corredato dai rispettivi calcoli strutturali e dai disegni esecutivi.
Il Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio (PiMUS) rappresenta un documento obbligatorio in ogni circostanza, indipendentemente dalle dimensioni o dalla complessità del ponteggio. Questo piano operativo deve descrivere dettagliatamente le fasi di montaggio, le corrette modalità d’uso, i carichi massimi ammissibili, le procedure di smontaggio e tutte le misure di sicurezza da osservare in ogni fase.
I verbali di verifica dimostrano l’effettiva esecuzione dei controlli e devono riportare data, esito del controllo, eventuali criticità rilevate e firma del verificatore. Questi verbali costituiscono la prova tangibile dell’adempimento degli obblighi normativi e vanno custoditi per l’intero periodo in cui il ponteggio rimane operativo.
La dichiarazione di conformità rilasciata dal montatore certifica che l’installazione sia avvenuta secondo le prescrizioni tecniche e normative. Una corretta misurazione ponteggi necessita di essere documentata con precisione, riportando dimensioni reali, numero di piani, ancoraggi realizzati e qualsiasi altra informazione rilevante per la sicurezza.
Periodicità dei controlli di sicurezza
La frequenza con cui vanno effettuate le verifiche sui ponteggi è stabilita in modo inequivocabile dalla normativa e richiede un’osservanza rigorosa. La verifica giornaliera costituisce il controllo più assiduo e va eseguita ogni giorno prima dell’avvio delle attività lavorative.
Si tratta di un’ispezione visiva veloce che permette di individuare immediatamente situazioni anomale quali spostamenti di componenti, allentamento degli ancoraggi, rimozione non autorizzata di protezioni o accumulo eccessivo di materiali. Benché rapida, questa verifica quotidiana rappresenta un presidio di sicurezza fondamentale e va documentata, almeno tramite annotazioni sul giornale dei lavori o su appositi registri.
Le verifiche periodiche vanno organizzate con cadenza almeno settimanale per tutto il tempo in cui il ponteggio resta in esercizio. Questi controlli più approfonditi richiedono l’esame sistematico degli elementi strutturali, delle protezioni collettive, degli ancoraggi e delle tavole ferma piede. La scadenza settimanale può essere accorciata in presenza di condizioni ambientali particolarmente gravose o quando l’esperienza del cantiere evidenzia una maggiore vulnerabilità della struttura.
Fondamentale risulta l’esecuzione di verifiche straordinarie dopo eventi atmosferici di particolare intensità. Vento con velocità oltre i limiti di sicurezza, precipitazioni intense, nevicate consistenti, gelate prolungate o scosse sismiche possono alterare significativamente le condizioni di stabilità del ponteggio.
In queste circostanze, prima di riprendere le attività lavorative, occorre effettuare un controllo accurato che verifichi l’integrità della struttura. Il rispetto di queste tempistiche è cruciale per garantire la sicurezza in cantiere e prevenire eventi infortunistici.
Elementi strutturali da ispezionare
Durante ogni verifica ponteggio, sia essa giornaliera o periodica, è necessario controllare in modo metodico tutti gli elementi che contribuiscono alla stabilità e alla sicurezza della struttura. I montanti verticali rappresentano l’ossatura portante del ponteggio e vanno verificati nella loro verticalità, nell’assenza di deformazioni, nella corretta posizione e nel perfetto innesto delle connessioni.
Ogni montante deve poggiare su una basetta adeguata, posizionata su terreno opportunamente livellato e compattato. I correnti orizzontali e i traversi devono risultare integri, agganciati correttamente ai montanti e privi di deformazioni che potrebbero compromettere la distribuzione dei carichi. Gli elementi diagonali di controventatura svolgono la funzione di irrigidire la struttura e contrastare le azioni orizzontali, quindi la loro presenza e corretta installazione va verificata con attenzione.
Gli ancoraggi alla struttura costituiscono uno degli aspetti più delicati della sicurezza del ponteggio. Questi elementi devono essere presenti nel numero corretto, con la distribuzione prevista e le caratteristiche indicate dal progetto o dal PiMUS, fissati solidamente alla muratura o alla struttura portante dell’edificio.
Gli impalcati di lavoro devono essere completi, accostati, fissati contro eventuali spostamenti accidentali e dotati di tavole ferma piede su tutti i lati esposti al vuoto. I parapetti di protezione rappresentano la principale difesa collettiva contro le cadute dall’alto e devono essere installati su ogni lato esposto, completi di corrente principale, corrente intermedio e tavola ferma piede, con altezze conformi alle prescrizioni normative.
L’eventuale presenza di un argano ponteggio comporta controlli aggiuntivi sui dispositivi di sollevamento, sui loro ancoraggi e sulle zone dedicate al carico e scarico. Le protezioni delle aperture verso l’interno dell’edificio e le mantovane o reti di protezione verso l’esterno completano gli elementi da sottoporre a verifica sistematica.
Misure di sicurezza aggiuntive e particolari
Oltre ai requisiti standard previsti dalla normativa, esistono situazioni specifiche che richiedono l’adozione di misure di sicurezza supplementari nella verifica ponteggio e nella sua configurazione. I ponteggi installati in prossimità di linee elettriche aeree rappresentano una delle condizioni di rischio più elevato.
In questi contesti è obbligatorio rispettare le distanze di sicurezza minime stabilite dalle norme CEI, eventualmente richiedendo alla società distributrice di mettere fuori tensione le linee o di proteggerle con apposite barriere isolanti. Durante le verifiche occorre controllare costantemente che nessun elemento metallico del ponteggio si sia avvicinato in modo pericoloso ai conduttori elettrici.
Le reti anticaduta costituiscono una protezione aggiuntiva particolarmente efficace e in molti cantieri ne viene richiesta l’installazione lungo tutto il perimetro esterno del ponteggio, ancorate saldamente alla struttura e dotate di caratteristiche certificate.
Quando il ponteggio è collocato in aree ad alta frequentazione pedonale o veicolare, diventa necessario predisporre protezioni superiori come mantovane o impalcati chiusi che impediscano la caduta di materiali o attrezzi sulle persone sottostanti. Segnaletica appropriata, illuminazione notturna e, quando necessario, personale addetto alla sorveglianza completano le misure preventive.
I ponteggi esposti a condizioni meteorologiche estreme, come vento particolarmente intenso tipico di zone costiere o montane, possono richiedere ancoraggi supplementari, controventature aggiuntive o limitazioni nell’uso in presenza di allerte meteo. Le verifiche in questi contesti devono prestare particolare attenzione ai sistemi di ancoraggio e alla loro capacità di resistere alle sollecitazioni ambientali.
Situazioni particolari come ponteggi installati su terreni in pendenza, in zone sismiche o su strutture di particolare pregio storico-artistico richiedono progettazioni specifiche e controlli ancora più accurati. L’adozione di una check-list di verifica strutturata e completa rappresenta uno strumento prezioso per garantire che nessun aspetto critico venga trascurato durante i controlli, riducendo in modo significativo i rischi civili e penali per tutte le figure coinvolte.
Conclusione
La verifica ponteggio si presenta come un processo articolato e rigoroso che presuppone competenza tecnica, vigilanza costante e rispetto scrupoloso delle normative vigenti. Le diverse tipologie di controlli obbligatori, dalla verifica preliminare a quella giornaliera fino ai controlli periodici e straordinari, costituiscono un sistema integrato di presidio della sicurezza che non ammette superficialità o trascuratezze.
La chiara individuazione delle responsabilità, con il coinvolgimento coordinato di datore di lavoro, preposto e professionisti abilitati, garantisce che ogni aspetto della gestione del ponteggio sia seguito da figure competenti. La documentazione completa e aggiornata, dal libretto di autorizzazione ministeriale al PiMUS fino ai verbali di verifica, costituisce non solo un adempimento normativo ma anche uno strumento operativo indispensabile per la gestione quotidiana della sicurezza in cantiere.
Il rispetto delle scadenze stabilite per i controlli, l’esame sistematico di tutti gli elementi strutturali e di sicurezza e l’adozione di misure aggiuntive in presenza di rischi particolari completano il quadro di una gestione professionale e conforme della verifica ponteggio. Solamente attraverso un approccio rigoroso, documentato e continuativo è possibile garantire la sicurezza dei lavoratori e la piena conformità alle disposizioni del D.Lgs. 81/08, evitando al contempo le gravi conseguenze legali, economiche e umane che derivano da incidenti causati da ponteggi inadeguati o non verificati correttamente.