Argano Ponteggio: Guida Completa a Sicurezza e Normative

L’argano da ponteggio è un dispositivo meccanico pensato per il sollevamento verticale di materiali edilizi, attrezzature e carichi vari all’interno dei cantieri. A differenza dei metodi tradizionali di movimentazione manuale, permette di trasportare pesi notevoli riducendo drasticamente lo sforzo fisico, con evidenti benefici in termini di produttività e sicurezza per i lavoratori.

La funzione essenziale di questo strumento è rendere agevole il trasferimento dei materiali dai livelli bassi verso quelli superiori del cantiere, evitando la necessità di trascinare manualmente sacchi di cemento, mattoni, tegole e altri componenti attraverso scale o rampe. Tipicamente installato sulla struttura del ponteggio mediante un braccio a bandiera, l’argano si inserisce nell’organizzazione del cantiere senza interferire con le normali operazioni di lavoro.

Ma qual è davvero la distinzione tra argano e verricello? Benché i termini vengano utilizzati spesso come sinonimi, esistono differenze tecniche sostanziali.

L’argano, detto anche paranco, integra un sistema di pulegge che moltiplica la forza applicata, consentendo di sollevare carichi più pesanti rispetto al verricello tradizionale. Quest’ultimo si basa essenzialmente su un tamburo rotante azionato tramite manovella o motore, con un rapporto di trasmissione solitamente inferiore.

Per approfondire le disposizioni specifiche sulla sicurezza in cantiere, è importante padroneggiare queste differenze tecniche che incidono direttamente sulle modalità d’uso e sui protocolli di sicurezza da seguire.

Gli argani moderni destinati ai ponteggi funzionano principalmente con motori elettrici, garantendo sollevamenti veloci e perfettamente gestibili. Numerosi modelli permettono anche di controllare la discesa del carico, caratteristica particolarmente utile quando si trattano operazioni delicate o materiali fragili.

La versatilità di questi dispositivi li rende praticamente essenziali in qualsiasi cantiere di medie o grandi dimensioni, dove un’organizzazione logistica efficace costituisce un fattore cruciale per rispettare i tempi di consegna.

Normative di sicurezza D.Lgs. 81/08 per argano ponteggio

Il quadro normativo che disciplina l’impiego degli argani sui ponteggi trova il proprio fondamento nel Decreto Legislativo 81/2008, noto come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, che stabilisce requisiti precisi per l’utilizzo delle attrezzature di sollevamento nei cantieri temporanei o mobili. Questo corpus di disposizioni legislative attribuisce al datore di lavoro la responsabilità di fornire attrezzature conformi agli standard di sicurezza, debitamente certificate e soggette a programmi di manutenzione periodica accuratamente documentati.

L’articolo 70 del D.Lgs. 81/08 prevede che le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori debbano rispettare le specifiche disposizioni legislative e regolamentari che recepiscono le direttive comunitarie di prodotto. Per gli argani da ponteggio, questo comporta la conformità alla Direttiva Macchine 2006/42/CE, che richiede la presenza della marcatura CE e della relativa documentazione tecnica completa.

Le aziende che ignorano questi obblighi rischiano sanzioni penali e amministrative significative, comprendenti ammende sostanziose e responsabilità penali per i dirigenti.

Il Titolo III del decreto definisce inoltre gli obblighi relativi all’uso delle attrezzature di lavoro, specificando che il datore di lavoro deve garantire un’installazione corretta degli argani, un impiego esclusivamente conforme alle finalità previste dal costruttore e verifiche regolari. È necessaria una verifica periodica trimestrale eseguita da tecnici qualificati, con registrazione accurata degli esiti nell’apposito registro delle verifiche periodiche.

L’allegato VI del D.Lgs. 81/08 fornisce prescrizioni tecniche dettagliate per i cantieri temporanei o mobili, includendo disposizioni specifiche riguardanti gli apparecchi di sollevamento. Fra queste si annoverano l’obbligo di installare dispositivi di sicurezza che impediscano il superamento dei carichi massimi ammessi, sistemi capaci di bloccare automaticamente il movimento in caso di guasti e protezioni contro la caduta accidentale del carico.

Osservare queste prescrizioni non è una facoltà ma un requisito fondamentale per la legittimità operativa del cantiere.

Portata massima e altezza di sollevamento dell’argano

La capacità di carico di un argano da ponteggio varia considerevolmente a seconda del modello e della tipologia, oscillando generalmente dai 150 kg per i dispositivi più leggeri fino a raggiungere i 500 kg nei modelli professionali di maggiore potenza. La portata massima dichiarata dal produttore non rappresenta un semplice valore indicativo ma costituisce un limite assoluto che non deve mai essere oltrepassato, nemmeno occasionalmente.

Nel calcolare la portata effettiva bisogna considerare non solo il peso del materiale da sollevare ma anche eventuali contenitori, sistemi di imbracatura e accessori di sollevamento. Per fare un esempio concreto: se si intende sollevare 200 kg di cemento contenuto in un sacco, aggiungendo una cesta metallica da 30 kg, la portata richiesta sarà di 230 kg.

Sottovalutare questo aspetto può pregiudicare la stabilità dell’intero sistema e provocare rotture meccaniche con conseguenze potenzialmente gravi per la sicurezza.

Riguardo all’altezza massima di sollevamento, gli argani da ponteggio operano solitamente in un range compreso fra i 20 e i 40 metri, sebbene esistano modelli industriali capaci di prestazioni superiori. Questa caratteristica dipende dalla lunghezza del cavo disponibile, dalla potenza del motore e dalla configurazione strutturale del ponteggio sul quale viene montato.

Accertare la compatibilità tra l’altezza necessaria al cantiere e le specifiche tecniche del dispositivo è assolutamente cruciale.

L’altezza di sollevamento influenza direttamente il tempo richiesto per completare l’operazione e il consumo energetico del motore. Sollevamenti oltre i 30 metri richiedono generalmente argani equipaggiati con motori più robusti e sistemi di frenatura potenziati per garantire controllo e sicurezza durante la discesa del carico.

La valutazione precisa di questi parametri rientra nelle competenze del documento di valutazione dei rischi che ogni cantiere deve obbligatoriamente predisporre e mantenere aggiornato.

Un aspetto particolarmente rilevante riguarda la relazione tra portata e altezza: alcuni argani riducono la portata massima all’aumentare dell’altezza di sollevamento, a causa delle sollecitazioni meccaniche esercitate sul cavo e sul sistema di pulegge. Il manuale d’uso fornito dal costruttore indica eventuali limitazioni di questo tipo, che devono essere rispettate scrupolosamente per preservare le condizioni di sicurezza operative.

Come montare correttamente un argano a bandiera sul ponteggio

L’installazione corretta di un argano a bandiera sul ponteggio richiede competenze tecniche specifiche e il rispetto rigoroso delle istruzioni fornite dal produttore. La procedura comincia con l’individuazione del punto di ancoraggio, che deve trovarsi su elementi strutturali portanti del ponteggio, tipicamente i montanti verticali o le traverse orizzontali certificate per sopportare carichi dinamici.

Il braccio a bandiera, elemento caratteristico di questa tipologia di argano, viene fissato mediante staffe metalliche bullonate alla struttura del ponteggio. È indispensabile verificare che i bulloni siano serrati secondo la coppia di serraggio prescritta, utilizzando chiavi dinamometriche calibrate per evitare sia un serraggio insufficiente, che comprometterebbe la stabilità del sistema, sia un serraggio eccessivo, che potrebbe danneggiare i filetti o causare deformazioni delle componenti metalliche.

La posizione dell’argano deve assicurare che il carico sollevato non interferisca con la struttura del ponteggio durante la movimentazione verticale. Il braccio deve estendersi adeguatamente dalla struttura per consentire il passaggio libero dei materiali, evitando però uno sbraccio eccessivo che aumenterebbe il momento flettente sulla base di fissaggio.

Generalmente, un’estensione compresa tra 80 e 120 cm dalla facciata del ponteggio rappresenta un equilibrio ottimale fra funzionalità e sicurezza.

Una volta completato il montaggio meccanico, si procede con il collegamento elettrico, controllando che l’alimentazione corrisponda alle specifiche del motore e che sia presente un interruttore differenziale a protezione dell’impianto. Il cavo di sollevamento deve essere avvolto correttamente sul tamburo, evitando sovrapposizioni irregolari che potrebbero causare danneggiamenti o compromettere la fluidità del movimento.

Per garantire l’esecuzione corretta di tutte queste operazioni, è opportuno avvalersi di una check-list di verifica specifica che documenti ogni fase del montaggio.

Prima della messa in servizio, è obbligatorio effettuare un test di funzionamento dapprima a vuoto e poi con un carico ridotto, verificando il corretto funzionamento dei comandi, l’efficacia del sistema frenante e l’assenza di vibrazioni o rumori anomali che potrebbero segnalare problemi di installazione o difetti meccanici.

Sistemi di sicurezza obbligatori: finecorsa e freno

La normativa vigente richiede la presenza di dispositivi di sicurezza attivi e passivi che prevengano situazioni di pericolo durante l’utilizzo degli argani elettrici. Il finecorsa superiore rappresenta uno dei sistemi fondamentali, progettato per bloccare automaticamente il sollevamento quando il gancio raggiunge la massima altezza consentita, impedendo che il carico impatti contro il braccio o il tamburo dell’argano con possibile conseguente rottura del cavo.

Analogamente, alcuni modelli professionali incorporano anche un finecorsa inferiore che arresta la discesa quando il gancio raggiunge il punto minimo prestabilito, prevenendo lo sganciamento del cavo dal tamburo. Questi dispositivi utilizzano generalmente interruttori di posizione meccanici oppure sensori elettronici che interrompono il circuito di alimentazione del motore nel momento in cui viene raggiunta la posizione limite.

Il sistema frenante costituisce l’altro elemento essenziale di sicurezza. Gli argani moderni sono dotati di freni elettromagnetici o meccanici a molla che intervengono automaticamente in caso di interruzione dell’alimentazione elettrica, bloccando istantaneamente il tamburo e impedendo la caduta incontrollata del carico.

Questi sistemi devono essere testati regolarmente per verificarne l’efficienza e la prontezza di intervento, documentando i risultati delle prove sul registro di manutenzione.

Ulteriori dispositivi di sicurezza includono il limitatore di carico, che impedisce il sollevamento di pesi superiori alla portata massima dichiarata, e il dispositivo antirotazione del gancio, che stabilizza il carico durante il sollevamento riducendo il rischio di oscillazioni pericolose. La presenza e il corretto funzionamento di questi sistemi costituiscono requisiti essenziali per la conformità alla Direttiva Macchine e la marcatura CE, senza le quali l’attrezzatura non può essere legalmente utilizzata nei cantieri.

La manutenzione periodica di questi sistemi non può essere affidata a personale generico ma richiede tecnici specializzati che verifichino l’integrità meccanica, la calibrazione dei sensori e l’efficacia degli interventi automatici. Qualsiasi modifica o riparazione deve essere documentata e deve mantenere le caratteristiche originali certificate dal costruttore, pena l’invalidazione della conformità normativa dell’attrezzatura.

Formazione operatori e rischi nell’utilizzo dell’argano

L’operatore di un argano da ponteggio deve essere un lavoratore adeguatamente formato, addestrato e autorizzato dal datore di lavoro attraverso una specifica nomina scritta. Non è sufficiente una generica esperienza maturata in cantiere: la normativa richiede un percorso formativo certificato che comprenda nozioni teoriche sui principi di funzionamento, conoscenza approfondita dei sistemi di sicurezza e addestramento pratico sulle procedure operative corrette.

Il programma formativo deve contemplare l’analisi dei rischi specifici legati all’utilizzo degli argani, fra cui il rischio di caduta del carico dovuta a imbracatura inadeguata o rottura del cavo, il pericolo di schiacciamento per gli operatori che si trovano nella traiettoria di sollevamento e il rischio di ribaltamento dell’argano per sovraccarico o ancoraggio insufficiente. La formazione deve inoltre illustrare le procedure di emergenza da adottare in presenza di guasti meccanici o situazioni critiche.

Una questione che merita particolare attenzione riguarda la possibilità di utilizzare l’argano per sollevare persone oltre ai materiali. La risposta è categoricamente negativa.

Gli argani da ponteggio sono progettati e certificati esclusivamente per la movimentazione di materiali e carichi inerti. L’utilizzo per il sollevamento di persone costituisce una violazione grave delle norme di sicurezza, espone i lavoratori a rischi mortali ed è punita con sanzioni penali severe a carico del datore di lavoro e del preposto responsabile.

Per il trasporto verticale di persone esistono attrezzature specifiche come le piattaforme elevatrici o i montacarichi certificati per tale impiego.

I principali rischi operativi comprendono l’elettrocuzione dovuta a contatti accidentali con parti in tensione o utilizzo di attrezzature danneggiate, l’impigliamento degli indumenti o di parti del corpo nei meccanismi in movimento e le lesioni da schiacciamento durante le operazioni di aggancio e sgancio del carico. L’operatore deve sempre posizionarsi in zona sicura, lontano dalla verticale del carico, e deve utilizzare i dispositivi di protezione individuali prescritti dalla valutazione dei rischi.

La formazione per la sicurezza sul lavoro rappresenta un investimento fondamentale per le aziende, non solo per rispettare gli obblighi legislativi ma anche per costruire una cultura della prevenzione che riduce concretamente l’incidenza degli infortuni. Gli aggiornamenti periodici della formazione, previsti ogni cinque anni, garantiscono che gli operatori mantengano sempre aggiornate le proprie competenze in relazione all’evoluzione tecnologica delle attrezzature e alle modifiche normative.

Conclusione

L’argano da ponteggio si configura come uno strumento tecnologico imprescindibile per l’efficienza e la sicurezza nei cantieri edili moderni, ma la sua efficacia dipende interamente dalla corretta comprensione delle normative, dall’installazione professionale e dall’utilizzo consapevole da parte di operatori adeguatamente preparati. Il rispetto scrupoloso delle disposizioni del D.Lgs. 81/08, l’implementazione di tutti i sistemi di sicurezza obbligatori e la manutenzione periodica adeguatamente documentata rappresentano i pilastri fondamentali per garantire operazioni conformi e proteggere l’incolumità dei lavoratori.

La portata e l’altezza di sollevamento devono sempre corrispondere alle specifiche tecniche certificate dal produttore, mentre il divieto assoluto di utilizzare l’argano per sollevare persone non ammette eccezioni o interpretazioni alternative. Investire nella formazione qualificata degli operatori e nella verifica costante delle condizioni operative dell’attrezzatura non rappresenta semplicemente un adempimento burocratico ma costituisce la strategia più efficace per prevenire infortuni, evitare sanzioni e costruire cantieri realmente sicuri e produttivi.

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